Mangiare feijoa corrisponde al consumo di un frutto praticamente sconosciuto nelle abitudini nostrane fino a non troppo tempo fa, ma che grazie anche ad un notevole apporto di nutrienti interessanti, è uscito dalla “nicchia” di tutte le tipologie di elementi alimentari che hanno una provenienza geograficamente lontana dall’Italia. Mangiare feijoa tutti i giorni quali effetti porta?
E’ un frutto proveniente dalle aree maggiormente tropicali ed umide del sud America, prevalentemente le aree sopravelevate e montagnose del Brasile ma si trova anche negli altipiani di altre nazioni della stessa parte del continente, dalla Colombia, all’Argentina, passando per il Venezuela, anche se molti provengono dall’Oceania, prevalentemente dalla Nuova Zelanda.
Da dove proviene
Strutturalmente ha una forma tendenzialmente rotonda, leggermente ovale, di piccole dimensioni del frutto (è geneticamente un parente stretto del mirto), gode di numerose leggende popolari che sono anche effettivamente portate avanti da benefici ancora oggi riscontrabili con un consumo, anche giornaliero: mangiare feijoa tutti i giorni infatti pare essere una buona idea.
Questo perchè il frutto, che è commestibile nella parte interna, dalla colorazione tendente al giallo acceso, ha un potere calorico piuttosto basso che non arriva a 50 calorie per etto di prodotto. Come ogni frutto tropicale ha un odore particolare, non riconducibile a qualsiasi altro frutto continentale, la consistenza gelatinosa, che lo rende anche adatto ad essere consumato in varie forme.
Proprietà
Ha un eccellente rapporto di proteine vegetali ed un più che discreto ammontare dei cosiddetti grassi buoni, che unite alle vitamine in particolare del gruppo B aiutano a proteggere l’organismo dai malanni comuni oltre a ridurre la probabilità di sviluppare disturbi cronici. Il buon apporto di fibre aiuta a regolarizzare l’intestino e depurare l’organismo.
- Favorisce l’idratazione essendo molto ricco di acqua
- E’ un frutto adatto a chi soffre di iperglicemia e diabete mellito tipo 2
Buono anche l’apporto di antiossidanti, in particolare il frutto risulta essere decisamente utile a colazione, come sostituto o “accompagnatore” di altre varianti essendo mediamente molto saziante. Non ha reali controindicazioni, anche se il contenuto di fibre (che può arrivare ad 1/5 del peso totale della parte edibile del frutto) può essere un problema per chi ha problemi ad evacuare.
Può contribuire inoltre alla riduzione del colesterolo cattivo grazie alla presenza di vari sali minerali come il potassio ma anche elementi come il licopene, che contribuisce a migliorare l’azione del fegato, organo concepito anche per questa specifica funzione. Non sembrano essere diffuse tipologie di intolleranze legate al consumo di questo frutto tropicale.